dalla parte di victoria beckham

Ricordo che una volta, in un’intervista, Red Ronnie disse che era merito suo se Victoria Beckham si era liberata dei brufoli. Insomma Red Ronnie stava lì a vantarsi del fatto di aver consigliato a Posh Spice, incontrata in un backstage durante una delle prime esibizioni delle Spice Girls, di smettere di mangiare latticini per liberarsi dei brufoletti sulla fronte.
E infatti guardatela adesso, diceva Red Ronnie, ha una pelle perfetta. Era merito suo.
Ora, questo episodio è uno di quelli random senza alcuna importanza che ti rimangono incollati al cervello per tutta la vita. Ma a ben vedere, di quel fatto non mi colpì che Red Ronnie si fosse permesso di dire a Victoria Beckham (ai tempi Adams) che avesse una pelle di merda, né il fatto che Red Ronnie fosse un beauty guru ante litteram, niente di tutto questo. Più che altro, il privilegio di aver potuto dare un consiglio importante a Victoria Beckham.
Senza troppi giri di parole, Victoria Beckham è senza dubbio una persona di gran gusto. Per essere una burina nata ai bordi di periferia, è arrivata a un punto dove l’eleganza viene prima della voglia di apparire, e io a questo mi inchino.
Capitemi bene, non ho nessuna intenzione di entrare in polemica con il percorso attuale di Sporty, Baby, Ginger e Scary. Quest’ultima, poi, mi fa anche un po’ tenerezza. Credo un po’ che le altre alla fine abbiano ceduto perché forse Mel B le chiamava anche nel cuore della notte, del resto ormai aveva promesso una reunion in qualsiasi talk show al quale avesse partecipato. Nell’ultima settimana, tra l’altro, Scary ci ha anche fatto sapere che centro spirituale frequenta, che in passato era sommersa di cocaina, e che ovviamente ci saranno anche tappe americane per le Spice Girls. Se le chiediamo di sbottonarsi un po’, capace che ci dirà che saranno al prossimo Super Bowl.
Capisco anche Emma, che ha colto l’occasione per coronare il suo sogno di farsi le frezze rosa, e capisco anche Geri che del resto è sempre stata pronta a battere cassa nei modi meno ortodossi. La Sporty la capisco meno, dico la verità, ma magari per rinfrescarmi la memoria sarebbe il caso di ascoltare Version of Me.
Ma Victoria, Victoria è quella che capisco più di tutte. Victoria non ha bisogno di apparire circondata da riflettori in un tour a metà strada tra una puntata di Paolo Limiti e una pubblicità delle pensioni integrative. Posh è già incisa nella legenda, nel tubino Gucci, nel dito puntato con aria sfrontata e le gambe dinoccolate, nelle battute epiche di Spice World: The Movie.
Victoria era quella che quando usciva (raramente) sul palco della scorsa reunion (quella vera) faceva tremare il palazzetto con le urla. E quando in un campo hai dato tutto quello che potevi, per lo più senza avere nessun talento particolare, ti devi fermare e guardare altrove.
Raga’, è tornata Sabrina vita da strega, è tornato Streghe, è tornato Will & Grace, è tornato Jurassic Park, è tornato persino Portobello con la Clerici. A una certa, basta. Questo clima di nostalgia perenne dovrebbe risultare un filo meno entusiasmante e un po’ più soffocante, non trovate?
In ogni caso, proprio come Victoria, io faccio i miei migliori auguri alle quattro Spice superstiti e auguro loro un tour stellare e una buona scorta di Ritalin per Mel B.
Se venite più vicino, passo sicuro.

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Di popslut

Il neologismo puttan-pop nasce con popslut, e qui trova la sua teorizzazione e il suo osservatorio privilegiato. Con puttan-pop si intende quella branca del pop, inteso come showbiz (quindi musica, cinema e qualsiasi altro tipo di arte) che ha tra i suoi ingredienti il culto del personaggio e qualsiasi forma di sgualdrinaggine, reale o simulata, come ingrediente e veicolo. Il puttan-pop non è solo questione di musica, ma anche e soprattutto quello che ci gira intorno: una sgualdrina pop (donna o uomo che sia) è un mondo a parte fatto di video musicali, servizi fotografici, fan impazziti, e soprattutto gossip. I tabloid contemporanei sono un po’ quello che erano i boia ai tempi delle esecuzioni capitali sulla pubblica piazza: sacrificano queste star pop per il divertimento del popolo, sbattendo la loro vita privata in copertina, spesso diventando complici del loro successo. Il tutto è talmente imputtanito che spesso le vittime si alleano coi carnefici, facendo dei pettegolezzi che le riguardano uno stratagemma per non finire nel dimenticatoio.

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