cher scatenata parla di britney spears: “adesso basta, la mungono per soldi”

C’è solo una diva che può dire tutto quello che pensa senza paura, e si tratta dell’unica e inimitabile Cher! Non è la prima volta che costei impugna i social in favore di Santa Spears, ma i fatti degli ultimi giorni l’hanno evidentemente spinta a dire la sua in un tripudio di capslock, stupro della punteggiatura e emoji sconclusionate. La settimana scorsa, infatti, la custodia di Britney da parte di suo padre è stata prorogata fino al primo febbraio 2021, rendendo vana la richiesta da parte del suo avvocato Samuel Ingham di rimuovere una volta per tutte la conservatorship. Pare che il caso verrà ripreso con un ricorso il 18 settembre, ma i tempi per la libertà di Santa Spears continuano vergognosamente ad allungarsi.

Nel frattempo, sembra che Britney stia cercando di mettere in salvo la propria fortuna e l’eredità per i Santini grazie a sua sorella Jamie Lynn, che già due anni fa era stata nominata fiduciaria di un fondo monetario predisposto dalla Santa. Nel 2018 il perfido Papà Spears aveva cercato di annullare l’accordo tra le sorelle, ma ora sembra che i documenti per renderlo realtà siano stati ripresi da una Britney pronta a tutto pur di liberarsi dalle catene. Riprendendo la notizia, la favolosa Cher ha così commentato.

“Ha lavorato duro, è stata una gallina dalle uova d’oro, ha fatto un sacco di soldi, si è ammalata, e ora la mungono per denaro. Chi guadagna dal fatto che sia malata vuole il suo bene? Chi non vuole nulla da lei dovrebbe preoccuparsi del suo dottore e delle sue medicine. Per caso è una papera?”, tuona Cher dimostrando di non avere paura di niente e di nessuno, meno che mai del tremebondo e perfido team della Santa pronto a denunciare chiunque e a far sparire dal web qualsiasi contraddittorio. E quando qualcuno le fa notare che Britney ha comunque lavorato per anni a Las Vegas e quindi è capace di poter avere una carriera e performare, ecco la sibillina risposta di Cher: “Tutti a Las Vegas hanno sentito storie a riguardo”.

Che cosa avrà voluto dirci Cher con questo commento sibillino? Che a Las Vegas non si fa che parlare della prigionia della Santa ma che tutti sono troppo spaventati per dire la verità? Vai Cher, illuminaci. Dicci di più. Spilla il tè come se non ci fosse un domani e metti in luce la verità su uno dei temi sociali e umanitari più importanti del nostro decennio. Vogliamo la verità, e vogliamo la Santa libera.

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Di popslut

Il neologismo puttan-pop nasce con popslut, e qui trova la sua teorizzazione e il suo osservatorio privilegiato. Con puttan-pop si intende quella branca del pop, inteso come showbiz (quindi musica, cinema e qualsiasi altro tipo di arte) che ha tra i suoi ingredienti il culto del personaggio e qualsiasi forma di sgualdrinaggine, reale o simulata, come ingrediente e veicolo. Il puttan-pop non è solo questione di musica, ma anche e soprattutto quello che ci gira intorno: una sgualdrina pop (donna o uomo che sia) è un mondo a parte fatto di video musicali, servizi fotografici, fan impazziti, e soprattutto gossip. I tabloid contemporanei sono un po’ quello che erano i boia ai tempi delle esecuzioni capitali sulla pubblica piazza: sacrificano queste star pop per il divertimento del popolo, sbattendo la loro vita privata in copertina, spesso diventando complici del loro successo. Il tutto è talmente imputtanito che spesso le vittime si alleano coi carnefici, facendo dei pettegolezzi che le riguardano uno stratagemma per non finire nel dimenticatoio.

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