barbie sguattera portavoce del movimento #freebritney: difende la santa in un accorato appello

Tra un viaggio nel tempo e l’altro per salvare Gesù Cristo, Barbie Sguattera ha deciso di dire la sua su un argomento sociale di interesse planetario, e sorprendetevi: non lo ha fatto con un rutto. La nostra icona di stile ed eleganza ha pensato di inforcare Instagram per prendere una posizione condivisibilissima sulla conservatorship di Santa Spears, e in particolare su quanto The Zone (quella specie di attrazione a tema Britney messa su a Los Angeles e prontamente blastata dai fan) sia simbolo di sfruttamento e putrescenza dei valori che contano.

In un video pubblicato sui social Barbie si scaglia contro la creatrice di The Zone, Shannon “SR” Ramirez, e la accusa di aver speso soldi non suoi per aver aperto un’attrazione con l’intento di sfruttare il duro lavoro della Santa. Heidi ci va giù pesante, ma soprattutto ripete almeno sedici volte due frasi che tutti dovremmo adottare come mantra: “We Love Britney!”, e “Free Britney”. Mi piacerebbe pensare che Barbie Sguattera si sia svegliata una mattina con la voglia di dire qualcosa di intelligente una volta nella vita, ma devo purtroppo odorare puzza di video a pagamento su Cameo, il sito che vi permette di far dire quello che volete a una celebrity di bassa lega semplicemente dandole dei soldi. Gli Spearsanisti più estremi non sono nuovi alla pratica: vi ricordate i video super cringe degli NSYNC?

Certo, mi piacerebbe sedermi a un tavolino con chiunque abbia talmente tanto astio nei confronti di questa Shannon per dare dei soldi a Barbie Sguattera per lanciargliela contro. Avrei bisogno di capire tutti i processi mentali che lo hanno portato a questa scelta, vorrei parlare con i suoi genitori, capire che cosa l’abbia motivato. Ma soprattutto, ringraziarlo dal più profondo del cuore.

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Di popslut

Il neologismo puttan-pop nasce con popslut, e qui trova la sua teorizzazione e il suo osservatorio privilegiato. Con puttan-pop si intende quella branca del pop, inteso come showbiz (quindi musica, cinema e qualsiasi altro tipo di arte) che ha tra i suoi ingredienti il culto del personaggio e qualsiasi forma di sgualdrinaggine, reale o simulata, come ingrediente e veicolo. Il puttan-pop non è solo questione di musica, ma anche e soprattutto quello che ci gira intorno: una sgualdrina pop (donna o uomo che sia) è un mondo a parte fatto di video musicali, servizi fotografici, fan impazziti, e soprattutto gossip. I tabloid contemporanei sono un po’ quello che erano i boia ai tempi delle esecuzioni capitali sulla pubblica piazza: sacrificano queste star pop per il divertimento del popolo, sbattendo la loro vita privata in copertina, spesso diventando complici del loro successo. Il tutto è talmente imputtanito che spesso le vittime si alleano coi carnefici, facendo dei pettegolezzi che le riguardano uno stratagemma per non finire nel dimenticatoio.

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